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Allergie a cani e gatti

Obiettivi di apprendimento

Al termine di questo capitolo, i partecipanti saranno in grado di:

  • spiegare le comuni reattività crociate degli allergeni di cane e gatto
  • descrivere le applicazioni della CRD nel supportare una diagnosi di allergia verso gli animali domestici.

Allergie a cane e gatto

  • I mammiferi, come cane e gatto, sono una fonte significativa di allergeni da ambiente interno.1
  • In Europa, la prevalenza media di sensibilizzazione a cane e gatto è rispettivamente del 26,3% e 27,2%.2,3
    • In Italia, invece, la prevalenza della sensibilizzazione al gatto è superiore (21,3%) rispetto alla sensibilizzazione al cane (17,4%).3
  • La sensibilizzazione agli animali domestici può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di rinite allergica e asma.4,5
  • Le reazioni allergiche possono verificarsi attraverso l’inalazione o l’ingestione di allergeni presenti nell’urina, nel siero, nel pelo e nella saliva di gatto o cane.5–7
  • Tuttavia, l’esposizione agli allergeni di cane e gatto non è limitata alle persone con animali domestici.
    Le proprietà aerodinamiche e la facile adesione a indumenti e capelli causano la diffusione degli allergeni di animali domestici negli ambienti pubblici, mettendo la popolazione a rischio di sensibilizzazione.8–11

Allergeni del cane e del gatto (I)5

  • Nel cane e nel gatto sono stati identificati gli allergeni seguenti:

Allergeni del cane e del gatto (II)5,12–14

Reattività crociata dell’allergia a cane e gatto (I)

  • Gatto, cane e cavallo presentano allergeni cross-reattivi, rendendo difficile l’identificazione della fonte primaria.5
  • La maggior parte degli allergeni di cane e gatto appartiene alle famiglie delle lipocaline e delle sieroalbumine:
    • Le lipocaline sono caratterizzate da una struttura tridimensionale comune e da una bassa identità di sequenza di amminoacidi. Sono spesso sintetizzate nelle ghiandole salivari e disperse nell’ambiente tramite saliva e peli.5
    • Le sieroalbumine sono molecole a elevata reattività crociata spesso ampiamente presenti nei peli e nella saliva.5
  • Le reattività crociate si possono presentare verso allergeni appartenenti alla stessa famiglia proteica:

Reattività crociata dell’allergia a cane e gatto (II)23

Component-Resolved Diagnostics (CRD)4

Sono disponibili test diagnostici convenzionali come dosaggi di IgE Specifiche e test cutanei, per le prove sensibilizzazione allergiche con estratti di cane e gatto.
Ma la disponibilità della CRD consente di:

  • migliorare la specificità della diagnosi per le singole specie
    • Ad esempio, il dosaggio di allergeni specie specifici, come Can f 1 per il cane
  • identificare la sensibilità specifica ad un allergene correlata a sindromi allergiche diverse
    • Ad esempio, utilizzando Fel d 2 o Sus s (albumine suine) per identificare i pazienti con sindrome gatto/maiale o α-gal (Fel d 5) associata ad anafilassi ritardata da ingestione di carne rossa ma non associata ad asma o rinite allergica
  • identificare gli allergeni che causano sensibilizzazione nei pazienti ma che risultano poco presenti negli estratti in vivo
  • identificare le molecole a reattività crociata clinicamente significative
    • Ad esempio, Can f 6, Fel d 4.

Utilizzo della CRD nella diagnosi dell’allergia a cane e gatto

  • Le Prove cutanee con estratti in vivo sono usate in pazienti con sintomi clinici rilevanti e una storia clinica indicativa12; tuttavia, è riportata in letteratura la mancanza di estratti di alta qualità e standardizzati per la diagnosi di allergia per animali domestici, specialmente nell’allergia al cane.24,25
    • È pertanto consigliabile eseguire il dosaggio delle IgE Specifiche dell’estratto completo e utilizzare la CRD per testare la serie disponibile delle componenti allergeniche del cane.12,26
    • In pazienti con sospetto di allergie al gatto, è possibile utilizzare indifferentemente IgE Specifiche rispetto all’estratto completo o Fel d 1.12
  • L’utilizzo della CRD è anche consigliabile per i pazienti polisensibili.
    • È comune che i pazienti siano sensibilizzati contemporaneamente verso gatto e cane, ad esempio, il 75% degli individui sensibilizzati verso un animale domestico ha una probabilità quattordici volte superiore di essere sensibilizzato verso altri animali.12,27
  • Nei pazienti con asma grave, la CRD è utile per prevedere i sintomi clinici e la gravità.12
    • La sensibilizzazione a Can f 2, Can f 5, la polisensibilizzazione a entrambi gli animali (e al cavallo) e la polisensibilizzazione alle lipocaline sono comuni nei pazienti con asma grave.28
  • Nelle donne con allergia al plasma seminale umano, la CRD è utile per determinare la reattività crociata.12
    • Può verificarsi la reattività crociata tra Can f 5 e l’antigene specifico della prostata umana.29,30 La sensibilizzazione a Can f 5 è specifica per il cane maschio, quindi la famiglia può sperare nella tolleranza verso un cane femmina.5

Il component-resolved testing può essere vantaggioso rispetto ad altri metodi per il supporto della diagnosi di allergie a cani e gatti?

Conclusioni

  • Gatto, cane e cavallo contengono molti allergeni cross-reattivi, rendendo difficile l’identificazione della fonte primaria.
  • La CRD identifica l’allergene specie specifico e può essere uno strumento utile nei pazienti poli-sensibili a diversi animali pelosi.
  • Identificare le sensibilizzazioni verso specifici allergeni può fornire informazioni sulle possibili sindromi allergiche che un paziente potrebbe avere o sviluppare.

Riferimenti

  1. Curin M, Hilger C. Allergologie Select. 2017;1(2):214–22.
  2. Liccardi G et al. Translational Medicine. 2016;14(3):9–14.
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  4. Konradsen JR et al. J Allergy Clin Immunol. 2015;135(3):616–25.
  5. Matricardi PM et al. (Editors). Molecular Allergology User’s Guide. 2016. Zurich: European Academy of Allergy and Clinical Immunology.
  6. Anderson MC. J Allergy Clin Immunol. 1985;76(4):563–9.
  7. Chan SK, Leung DYM. Allergy Asthma Immunol Res. 2018;10(2):97–105.
  8. Custovic A et al. Thorax. 1998;53(1):33–8.
  9. Custovic A et al. Clinical and Experimental Allergy. 1998;28(1):53–9.
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  13. Smith DM, Coop CA. Ann Allergy Asthma Immunol. 2016;116(3):188–93.
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  15. Kohnen HC et al. Allergy. 1997;52(2):179–87.
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  21. Nilsson OB et al. Allergy. 2012;67(6):751–7.
  22. Jakob T et al. Allergy. 2013;68(5):690–1.
  23. Kleine-Tebbe J, Jakob T. (Editors). Molecular Allergy Diagnostics. 2015. Cham: Springer International Publishing.
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  25. Curin M et al. Int Arch Allergy Immunol. 2011;154(3):258–63.
  26. Uriarte SA, Sastre J. Allergy. 2016;71(7):1066–8.
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  28. Konradsen JR et al. Pediatr Allergy Immunol. 2014: 25: 187–92.
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